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Il segmento testuale Giovanni Giavi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 328

Brano: Venezia

di avvocato, i suoi beni, scegliendo la via dell'esilio francese ai primi del 1926, dopo la sconfitta dell’Unione democratica amendoliana, cui aveva aderito con il gruppo della Democrazia sociale veneziana. E, parimenti, non fu casuale che, verso la fine degli anni Venti, democratici di medio ceto come Armando Gavagnin (v.), Giovan Battista Gianquinto (v.), <(Gigiov Linassi, Gigi Rusconi, Giovanni Giavi e il cafoscarino Massenzio Masia (v.) lavorassero a iniziative giornalistiche e a rischiose imprese politiche clandestine.

Lotta antifascista

La popolazione veneziana in Piazza San Marco esulta per la caduta del fascismo (26.7.1943)

Collegati con antifascisti di altre città, anche venete, più d’uno dei democratici sopra ricordati, insieme con Carlo Fassetta, Cleanto BoscoIo, Mario Frare ed Ettore Peliegrinotti diedero vita alla “sezione” veneziana della Giovane Italia (v.), le cui iniziative più ardite (come la pubblicazione di manifesti dal titolo “Non mollare” e della Lettera al Re[...]

[...]I quarantacinque giorni

Dalle manifestazioni di giubilo per la caduta del fascismo il 25.7.1943 le campagne del Veneziano rimasero apparentemente assenti, ma in città si formarono cortei spontanei fin dalla mattina del 26: in piazza S. Marco, una manifestazione di circa tremila dimostranti assunse toni accesi e politicamente significativi, perché vi improvvisarono comizi i comunisti Enrico Longobardi e Giovan Battista Gianquinto, i socialisti Giovanni Giavi ed Eugenio Florian, gli azionisti Armando Gavagnin e Luigi Martignoni. Il loro intervento dimostrò che le organizzazioni politiche alle quali essi apparteneva* no erano in grado di tentare di incanalare l’esultanza popolare lungo l’asse di rivendicazioni politiche.

Ciò si ripetè a San Donà di Piave, dove parlò il socialista Arduino Cerutti, mentre da Marghera veniva segnalato soltanto un generico fermento tra gli operai.

Anche se le autorità badogliane

procedettero rapidamente al ristabilimento dell’ordine pubblico (leso del resto solo parzialmente) e i militari presero sotto control[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 329

Brano: [...]e a vivacizzarsi quando il giovane Cesare Lombroso cominciò a muoversi nell’ambito della nuova prospettiva, rigidamente classista e unitaria, che andava concretizzandosi nel M.U.P. (v.). Guidato da Emilio Scarpa, inviato dalla Direzione, attraverso Ermanno Giommoni penetrò a Porto Marghera, costituendo alla Vetrocoke una cellula non trascurabile. Inoltre, tra 1941 e il 1942 si era ricostituito il “vecchio” P.S.I. ad opera di Arduino Cerutti e di Giovanni Giavi che tennero al corrente l’ex deputato Eugenio Florian dell'opera intrapresa.

A parte Giavi, riformista, il P.S.I. rinasceva a Venezia su basi massimalistiche, benché i suoi aderenti, almeno fino all’8 settembre, fossero quasi tutti professionisti e impiegati. Ciò comportava, per i socialisti, la necessità di vincere la concorrenza del Partito d’Azione (v.) nell’ambito dei nuovi strati sociali ai quali il P.S.I. si rivolgeva o presso i quali reclutava i propri militanti. Proprio perché sulla laguna la rinascita del P.S.I. fu anticipata nel tempo rispetto ad altre città e zone venete, il dec[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 331

Brano: [...]erso la montagna, più adatta a operazioni partigiane, per aggregarli alle formazioni mobili che là venivano costituendosi. Questa “emigrazione” ebbe come luoghi deputati le province di Belluno e di Treviso, tanto che l'avvio della lotta partigiana in Cadore si deve in pratica al veneziano Alessandro Gallo (v.) ; tra i fondatori del primo distaccamento, dal quale soraerà la Divisione Garibaldi “Nannetti” (v.), furono i veneziani Cesare Lombroso e Giovanni Giavi che, come s'è detto, alla fine del 1943 avevano dato vita sulle pendici del Monte Grappa alla Brigata “Matteotti”.

Lo sciopero del marzo 1944

Allo svanire delia speranza di un rapido sopraggiungere degli Alleati e alla conseguente riassunzione delle redini del potere da parte dei nazifascisti, fecero seguito i primi colpi della repressione: si ebbero i

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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Giovanni Giavi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---comunisti <---socialista <---socialisti <---veneziana <---Arduino Cerutti <---Armando Gavagnin <---Donà di Piave <---Eugenio Florian <---Igino Borin <---M.U.P. <---P.C.I. <---San Donà <---antifascista <---antifascisti <---azionista <---azionisti <---democristiano <---fascismo <---veneziani <---veneziano <---Agostino Zanon <---Alessandro Gallo <---Alfredo Vivian <---Annone Veneto <---Attilio Casi <---Attilio Casilli <---Attilio Rizzo di San Donà <---Augusto Am <---Azione Cattolica <---Bartolomeo Meloni <---Bavaria di Nervesa <---Bosco-Io <---C.L.N. <---C.V.L. <---Campagna Lupia <---Celeste Bastianetto <---Cinto Caomaggiore <---Cleanto Bosco <---Concetto Marchesi <---D.C. <---Diego Valeri <---Emilio Scarpa <---Enrico Longobardi <---Ermanno Giommoni <---G.A.P. <---Gigi Rusconi <---Giordano Bruno Rossoni <---Giovan Battista Gianquinto <---Giovane Italia <---Giovanni Adeodato Piazza <---Guido Bergamo <---Il C <---Il C L <---Il P <---Il P S <---Jerzj Kulczycki Sass <---La vita <---Logica <---Mario Frare <---Mario Saggin <---Massenzio Masia <---Monte Grappa <---Nazzareno Vego tra Camponogara <---Non mollare <---P.S.I. <---P.S.I.U.P. <---Partito comunista <---Piazza San Marco <---Pietro La Fontaine <---Pratica <---Re di Gavagnin <---Ruggero Paimeri di Villal <---San Marco <---Silvio Trentin <---Stino di Livenza <---Storia <---Zanon Dal Bo <---afascista <---amendoliana <---antifasciste <---badogliane <---badogliani <---capitalismo <---cattolicesimo <---classista <---comunista <---comuniste <---cristiana <---fascista <---fascisti <---gappisti <---liberalsocialisti <---nazifascisti <---prefascista <---professionisti <---riformista <---trevigiana



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